Il vero riposo estivo per me è il non pensare a niente: rilassarmi con un libro o davanti alla tv oppure davanti al pc. Ascoltare la musica o fare altro. Questo vuol dire per me vacanza. Forse per i miei è diverso, perché ogni volta che prendo il mio volume de L’Ordine della Fenice sento mio padre brontolare. Secondo lui devo rilassarmi invece di stancarmi sui libri. Certo, per chi considera la lettura una fatica – e per questo sta ben alla larga dai libri – la cosa può sembrare addirittura un lavoro stancante, ma per chi ama leggere, soprattutto rileggere, storie che ha già assaggiato una volta, stare due ore o tutto il pomeriggio sopra un libro non è stancante né noioso… è rilassante. Per me è rilassante e anche divertente leggere libri fantasy, quindi quando ne ho la possibilità, li leggo con piacere e con goduria.

Forse non è molto chiaro ai miei che invece preferirebbero vedermi qui a fare altro. Sinceramente dopo tanti mesi passati sui libri per dovere (anche quando non mi va) mi piacerebbe essere spensierato, senza preoccupazioni, senza lo stress della ripetitiva e noiosa vita universitaria – fatta di impegni pressanti. I miei però pensano che questo periodo di riposo debba essere passato necessariamente lontano dai libri. No! Non è detto! La differenza tra agosto e febbraio – tanto per fare un esempio – è che ad agosto ho la facoltà di stare sui libri quanto di uscire a farmi una passeggiata, mentre a febbraio no. È questo che mi stanca quando sono in collegio, il fatto di non essere libero di fare quello che voglio. Non è il semplice stare sui libri…

Chissà quando lo capiranno…