In questi giorni ha fatto molto parlare di se l’evento Samsung, durante il quale sono stati lanciati la bellezza di 5 nuovi modelli di Samsung Galaxy, tra i quali il più chiacchierato è stato (ed è tutt’ora oggi) il Galaxy Fold, primo modello “foldable” della casa sud coreana. In coda, Huaweii ha presentato due giorni fa il suo foldable, il Mate X. Il quale, dal punto di vista del semplice design, pare un passo avanti rispetto all’equivalente proposto da Samsung. Certo, parliamo ancora di prototipi, ma i difetti sono già sotto gli occhi di tutti (già alla presentazione del Mate X si poteva notare lo stress meccanico a cui è sottoposto quello schermo sotto ripetute azioni di apri-chiudi secondo il meccanismo scelto dalla casa cinese). Interrogativi interessanti emergono anche quando si riflette sulla longevità di uno schermo chiamato ad un’operazione che nella migliore delle ipotesi potrebbe essere richiesta non meno di qualche decina di volte al giorno. Insomma, perplessità ce ne sono, ma non sono condivise dalla maggioranza degli esperti di tecnologia. Perlomeno, non da quelli che fanno sentire la loro voce online.

Non entro nel merito dei dettagli tecnici, perché lo hanno già fatto in molti e non mi va di ripetere cose già notate da altri. E non entro nel merito dei prezzi, francamente assurdi e fuori dalla portata di chiunque. Il mio interrogativo è di diverso tipo e riguarda l’utilità effettiva di un device di questo tipo. Online si è riaccesa ovviamente l’antica quanto inutile diatriba Apple v Android(s), e qualcuno, come Jason di Painfully Honest Tech, si è spinto addirittura a dire che Apple deve necessariamente rincorrere la concorrenza questa volta, per non perdere il treno. Molti, infatti, pensano che il futuro sia quello dei foldable devices. E’ qui che, secondo me, stanno tutti quanti prendendo un abbaglio.

Precisamente, qual’è il vantaggio di avere un dispositivo piegabile? La possibilità di avere una batteria di maggior durata? La possibilità di avere più funzionalità o di migliorarla? Tutte queste chances possono essere prese in considerazione con un normalissimo smartphone di nuova generazione che… non si piega. Voglio dire, l’unica ragione che giustifica questi dispositivi sembra essere che, di fatti, hai un tablet in tasca, invece che un telefono. Un tablet, diciamo, che può effettuare chiamate come un cellulare. Tutto qui, a quanto pare.

Queste considerazioni lasciano il tempo che trovano. Con iPad Pro, Apple ha iniziato il processo di convergenza dei tablet verso i laptop, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. Con questi foldables sembra che si voglia convogliare il telefono verso la funzionalità di un tablet di piccole dimensioni. Voglio dire, non uso il mio cellulare come un tablet, soprattutto come un tablet pro. Avere in tasca un mattone (perché questo sembra essere il Samsung Fold, un mattone) che si apre a formare un tablet mini con capacità limitate oggi non rappresenta una vera innovazione, non dal mio punto di vista. E’ solo un telefono con un display di plastica che si piega. Non è una vera novità. Non è innovazione, diciamo, ragionata. E’ l’introduzione di una tecnologia pre-esistente in un prodotto che farà esattamente le stesse cose che fanno gli altri mobile di oggi.

Pertanto, la possibilità di piegare della plastica resta tutta la novità di questi foldables, per ora. Il poter piegare lo schermo non aggiunge nulla di particolarmente vantaggioso in termini di funzionalità. E’ solo una peculiarità, la cui affidabilità nel tempo dovrà essere messa alla prova dai “testers” che compreranno questi prototipi.

Quindi mi chiedo: siamo sicuri che i foldables saranno il futuro? Cosa ci spinge a chiedere ad Apple di mettersi in pari?